giovedì 6 settembre 2012

La bella lavanderia - I pannolini lavabili


Sto per scrivere un post sui pannolini. Ebbene sì. Ci tengo a dirlo in anticipo perché fa così cliché che mi vien da ridere. Della serie "diventa mamma e parla solo di pannolini e cacca". Ecco.

Quando ho espresso ad amici e parenti la mia intenzione di usare i pannolini lavabili, ho avuto reazioni dire contrastanti. In generale le reazioni si possono riassumere in "occhi sgranati- questa è fuori di testa".

Qualcuno di voi penserà: pannolini lavabili, perché? è una follia dover lavare tutta quella roba!
E in effetti è quello che all'inizio ho pensato anch'io. Cioè, in realtà ho pensato: bella idea, sicuramente sono più sani ed ecologici, sicuramente si risparmia. Si però che stress.

Dopodiché mi sono informata meglio: quante lavatrici bisogna fare, quali marche, quali modelli e tessuti e chi più ne ha più me metta, e con un po' più di informazione la cosa mi è sembrata un pochino più fattibile.

Mi sono districata per forum e pagine internet gremiti da entusiaste utilizzatrici di pannolini lavabili e così mi sono detta: "ci provo anch'io".


Si è però presentato un primo problema: quali pannolini? e quanti?

Detta così sembrano due quesiti molto semplici a cui rispondere, in teoria. In pratica non è che sia proprio tanto facile. Chi si affaccia per la prima volta sul mondo del pannolino lavabile scopre che ce ne sono per tutti i gusti, per tutte le taglie e per tutte le stagioni. E ci si ritrova sommersi da termini come "pannolini pocket", "prefold", "inserti in bamboo", "fitted", "resize" eccetera eccetera. Insomma roba che rischia di passarti la voglia.
Così durante la gravidanza ne ho cuciti alcuni, così tanto per provare.
E all'inizio ho usato solo gli usa e getta, perché mi sembrava già abbastanza complicato gestire tutto il resto.
Dopo una settimana di uso esclusivo dei pannolini usa e getta ho capito che la vera follia era non usare i pannolini di stoffa.

Sto quindi per scrivere una piccola e modestissima guida all'uso dei pannolini lavabili. Basandomi esclusivamente sulla mia personalissima esperienza. Così, per dare un'idea generale e per aiutare magari qualcuno che vuole avvicinarsi a questo "mondo".

Premetto che io al momento sono ancora in una fase di utilizzo "misto". Nel senso che di giorno uso i lavabili e di notte gli usa e getta. Perché? perché i vantaggi dei pannolini di stoffa sono innumerevoli, ma presentano secondo la mia esperienza un piccolo svantaggio. Tengono più umido il culetto del bebé.
E siccome il bebito ha sofferto di mughetto (un fungo malefico da pannolino che colpisce anche la bocca e di conseguenza i miei capezzoli) preferisco, per il momento non rischiare (i funghi amano follemente gli ambienti caldi e umidi).
Il fatto che non assorbano i maniera fuori dal normale, potrebbe diventare un vantaggio....pare sia un po' più facile togliere il pannolino lavabile al bambino, piuttosto che quello usa e getta. Se i pannolini "normali" vengono pubblicizzati come "super assorbenti" e "capaci di assorbire litri di pipì", mi par chiaro che se non si sente proprio nessun umido sul sedere, chi te lo fa fare di togliere il pannolino, in fondo è così comodo...

Ma arriviamo alle cose concrete: quanti pannolini, quali e perché.


Io ne uso di diversi tipi. Credo che sia comunque la scelta migliore. E' inutile, credo, comprare magari di botto 20 pannolini lavabili per poi accorgerci che quelli di quel tipo non fanno per noi. Io dunque ne ho di tre tipi diversi.

Per la quantità, consiglio di averne almeno una ventina, anzi venticinque sarebbe meglio. Così si può fare una lavatrice in scioltezza più o meno ogni tre giorni.
Apro velocemente una parentesi sul lavare, scoglio insormontabile ("brava a usare i lavabili, ma io diventerei matta a lavare tutta quella roba"). Sappiate che quando si ha un bebè si lava comunque tanto e fare qualche lavatrice in più a settimana non cambia la vita. Inoltre i pannolini sono velocissimi da stendere e non vanno certo stirati e se ci riesco io, che abbiamo una lavatrice per sette appartamenti, chi ha la lavatrice in casa ce la fa alla grandissima. Ecco.

Ma arriviamo ai pannolini, come dicevo io ne uso tre diversi.


1 - I pannolini "pop-in"

Sono dei pannolini che si trovano in commercio e il nome della marca è appunto pop-in. Ho deciso di provarli perché mi sembravano comodi e in qualche modo simili ai pannolini "normali". Composti da una mutandine esterna di un tessuto impermeabile (molto morbido e che non da l'idea di essere un plasticone) e da due, o all'eventualità tre, strati interni, sono fatti di bamboo o di poliestere (pile).







Vantaggi: Funzionano alla grande. O meglio, io mi ci trovo benissimo. Sono veramente assorbenti e, se indossati bene, non scappa niente. Un altro vantaggio è che sono adattabili alla crescita, infatti hanno un simpatico sistema di bottoncini clip che permette di usarli dalla nascita fino allo spannolinamento (nella foto ho messo vicino un modello "grande" e uno piccino piccino). In più il fatto che gli strati interni si possano togliere fa sì che si asciughino molto rapidamente.


Svantaggi: Principalmente il prezzo e il metodo di acquisto. I pop-in non sono tanto facili da trovare nei negozi (almeno dalle mie parti) e sono quindi ordinabili solo on-line. E ovviamente è sempre meglio, in acquisti come questo, poter toccare e vedere da vicino come sono fatti. Un altro svantaggio è il prezzo: senza offerte o sconti e acquistati singolarmente costano circa 19 euro l'uno. Acquistati in pacchi da dieci o da venti si risparmia un bel po'. Io me li sono fatti regalare (è sicuramente un regalo nascita intelligente) ma so che sono stati comprati su ebay annunci per 100 euro, dieci pannolini nuovi (ancora nella scatola e mai usati). Un altro svantaggio (che però può essere anche un vantaggio) è che bisogna ricordarsi di cambiarli più frequentemente dei pannolini usa e getta, anche se la resa ci sembra uguale. Questo appunto perché altrimenti il culetto resta all'umido. In più c'è da dire che il fatto che siano in fibra sintetica forse non è proprio simpatico per i puristi del naturale. Ah, un'altra cosa! Nelle "istruzioni" viene consigliato di usare un "velo raccogli-feci" che altro non è che un pezzo di carta biodegradabile che protegge l'interno del pannolino. In teoria è una grande idea, perché il grosso si ferma lì e poi lo si butta nel WC. In pratica, o almeno nel mio caso, il velo si appiccicava tutto al corpo del bebito, tenendo il culetto super umido. Quindi io ho smesso di usarlo.


2 - I pannolini fa-da-te 

Ecco, questi sono dei pannolini fatti da me seguendo questo intelligente tutorial trovato su Youtube.
Il tutorial è in inglese (facile) e non servono grandissime capacità sartoriali. Quello che serve è: della flanella, un elastico, delle forbici, la macchina per cucire, un po' di pazienza e fantasia.



Io per il momento ne ho fatti sette. Ma ogni giorno mi dico che ne dovrei cucire altri. Eccoli qua:





Vantaggi: sono innumerevoli, prima di tutto direi il costo. Per cucire sette pannolini avrò speso si e no trenta franchi.


E poi sono molto, ma molto versatili. Versatili perché quelli del hanno una tasca dove ci si può infilare un pezzo di asciugamano, dei pezzi di pile oppure anche (ed è una soluzione ideale) degli stracci di microfibra (si trovano al supermercato). 

Versatili perché li fate voi, in base alle vostre esigenze. Per esempio io ho li ho fatti di tre strati (due di flanella e uno di garza) e all'interno della tasca ho infilato degli assorbenti fatti con tutti gli scampoli avanzati (non si butta via proprio niente!) e un pezzo di asciugamano di spugna. 

Semplicemente ho creato un cartamodello e ho ritagliato e cucito insieme i vari pezzi (il risultato è quello della foto).








Inoltre ho aggiunto il velcro. Nel tutorial si consiglia di usare semplicemente una spilla da balia, ma vi assicuro che quando avrete un bebito tra le mani, vi passerà la voglia di avvicinarci uno spillone. 



Per quanto riguarda la taglia, se userete il cartamodello consigliato non sbaglierete, la taglia è veramente unica. Se volete invece farne magari qualcuno veramente "new born" basta prendere lo stesso cartamodello e non lasciare la stoffa per la cucitura (tagliando quindi il tessuto a filo del cartamodello). 

Per darvi un'idea con un metro per un metro di flanella, farete due pannolini con relativi inserti assorbenti. Se siete pigre, e non avete voglia di andare in merceria, al supermercato (qui in Svizzera alla Coop o anche alla Migros) si trovano dei pezzi di flanella di 80X80 in pacchi da sei (con questo materiale riuscirete a fare un pannolino grande e uno un tantino più piccolo).
Per quanto riguarda la "nomenclatura" del pannolino, sono a metà tra un pannolino fitted e un pannolino pocket.


Svantaggi: Anzi tutto…bisogna cucirli! Quindi se non avete una macchina per cucire o non avete nessuna idea di come funzioni, può rivelarsi un tantino complicato. Se vi può consolare, però, io mi sono fatta prestare la macchina da un'amica ed erano circa quindici anni che non ci mettevo le mani. E ci sono riuscita lo stesso. Quindi sappiate che non è niente di complicato e può rivelarsi anche divertente…e poi vogliamo mettere la soddisfazione di dire l'ho fatto io? 
In più io li ho fatti durante la gravidanza, ed è stato un modo molto carino per passare il tempo e per trovar un nuovo hobby (ora cucio anche pantaloncini, cappellini, faccio gli orli ecc…).

Un altro svantaggio è che l'assorbenza non è sempre ottimale, in quanto non c'è una mutandina in plastica, o simili, che permette alla pipì di non trapassare totalmente il tessuto. Il consiglio è dunque quello di mettere più strati all'interno della tasca e magari di mettere un pezzo di pile a contatto con la pelle. Comunque in merceria si trovano moltissimi tessuti assorbenti (per esempio quelli a nido d'ape, di spugna ecc..) che possono essere utilizzati…bisogna solo provare!
Consiglio poi un "upgrade". Se mettete in velcro, applicatene una parte anche appena all'interno della tasca, così almeno riuscite ad appiccicarci le chiusure il velcro durante i lavaggi. Altrimenti il rischio è che nella lavatrice il velcro si appicchi ovunque, consumandosi nel tempo e non appiccicando più. Se non sono stata chiara allego la foto dei pop-in, che hanno appunto questa cosa






3 - I pannolini tipo Muslin


I Muslin sono pannolini che fanno parte della categoria "pannolini della nonna", quelli che tutti (fino agli anni 70-80) hanno indossato. Altro non sono che delle mutandine di lana (o altro tessuto) con un interno che viene appositamente piegato.  Quelli che uso io, sono che dei pezzi di flanella spessa (misura 80X80 oppure 60X60) che vengono piegati con una specie di origami ed in seguito indossati coperti da una mutandina di plastica (o meglio PUL, un materiale sintetico, molto traspirante).

Si trovano più o meno ovunque. Qui in Svizzera quelli della Migros sono sullo scaffale dei pannolini, di cotone bio e 6 costano 20 franchi (circa 17 Euro). Sempre alla Migros si trova anche la mutandina di plastica da mettere sopra. In origine (ma mica tanto in origine) sopra il tessuto piegato si metteva una speciale mutanda di lana tipo questa. 





Io non l'ho mai usata anche perché credo che si bagni molto facilmente, con conseguente cambio della mutandina ad ogni pipì. Con la plastica invece basta dare una sciacquatina o passare con una salviettina umida. Se però volete fare i puristi sappiate che queste mutande si trovano in commercio (le ho viste ad esempio sul sito della Leache League).http://shop.stillberatung.ch/index.php?page=shop.product_details&flypage=shop.flypage&product_id=213&category_id=12&option=com_virtuemart&Itemid=100044&lang=de


Ecco due mutandine di plastica...e le gambe del bebito

Vantaggi: che dire…è una super soluzione. Sono  economici e molto semplici. E, anche se non ci crederete, funzionano! Provare per credere. Sono sicura che ogni neomamma ha per casa questi famosi stracci di flanella, non vi costa niente piegarli e fare una prova. 





Ed eccolo indossato...


E qui, con sopra la mutandina di plastica.


Naturalmente la cosa che vi consiglio di fare è di piegarne un po' e stoccarli nel cassetto (così almeno all'occorrenza cono già lì).



Sul "come" piegarli, vi consiglio di guardare questo video:


Oppure di consultare questo sito: http://www.ecoandeco.it/blog/pannolini-lavabili/pannolini-lavabili-le-piegature-dei-muslin/



Svantaggi: richiedono un po' di pratica. Nel senso che se sono piegati male o non aderiscono bene al corpo, si rischia che qualcosa venga fuori. Quindi ci vuole un po' di pazienza e per l'inizio è forse meglio usarli esclusivamente in casa.

Voilà, questo è il sistema che uso io e devo dire la verità che mi ci trovo veramente bene. Naturalmente esistono poi moltissime altre possibilità. 

Concludo dicendo che non sono un'esperta! Sono solo un'utilizzatrice media, che ha voluto un po' raccontarvi la sua personalissima esperienza. Le esperte del lavabile sono le benvenute, per qualche approfondimento!
Se vi interessa approfondire l'argomento ecco qui qualche link. 

Esiste anche un ottimo gruppo su facebook "pannolini lavabili - sosteniamo una scelta sostenibile", dove potrete chiedere un sacco di info: http://www.facebook.com/groups/206292029439798/

E buon divertimento!

19 commenti:

  1. Tra l'altro...per la consulenza tecnica e la correzione di qualche particolare, ringrazio tanto le ragazze del forum "pannolini lavabili - sosteniamo una scelta sostenibile". Thanks girls!

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  2. Quanto mi piace questo bebito!
    Patrizia

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  3. ooooooooohhhh allora io uso il primo tipo che scopro adesso essere in bambù e poi ne ho un altro tipo con il velcro. Andiamo alla grande! E mi ricordi pure che ho un bidone in ammollo in acqua e sapone che domani stendo, poi quando ne ho molti prelavati faccio la lavatrice, solo una a settimana, perché i pannolini li lavo a parte e per non lasciarli ammuffire di pipì li metto a mollo, poi li stendo e poi li lavo tutti insieme. Sembra laborioso ma invece mi viene bene

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    1. Questa sì che è una bella idea, perché in effetti quello dello stoccaggio potrebbe rivelarsi un problema...almeno nel tempo. Ma il grande ammollo dove lo tieni??
      Una lavatrice a settimana sarebbe ancora meglio...molto più ecologico!

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  4. Ho una zona lavanderia fuori sotto il porticato dove c'è la lavatrice: quindi se c'è cacca lavo velocemente, tolgo la velina (a proposito non ne parli, non la usi la velina raccoglicacca? Si può lavare, ma anche buttare via se è messa male) e poi ho un secchio (ex bidone di pittura) pieno di acqua e sapone non di Marsiglia (non si possono lavare i pannolini con il sapone di Marsiglia perchè lascia una patina impermeabile e non assorbono più) e ci metto dentro i pannolini e le imbottiture. Quando ho 5-6 pannolini, sicura che tanto non marciscono se rimangono due giorni, strizzo e stendo. Una volta secchi li rimetto nel loro cesto del lavaggio. ne ho tanti (io ho circa 30 pannolini), quando 25 sono sporchi attacco la lavatrice solo per loro. Per ora mi viene bene, nel mio blog (3 capitoli separati, vai a farti 4 risate) scrivevo che poi qua con il sole e le cose che asciugano velocemente non mi devo proprio lamentare, quindi si tratta solo di perdere due minuti ogni giorno nel stendere o ritirare 3 pannolini. Io poi una volta lavati asciutti e puliti li monto e li impilo in una scatola e li tengo vicini sul tavolo che uso come fasciatoio attrezzato.

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    1. Che bello avere un porticato...e questo a parte i pannolini lavabili :-)
      La velina raccoglicacca l'ho usata, ma ho paura che fosse quella che gli faceva venire il culetto tutto rosso (ma forse è una mia fissa, sta di fatto che da quando non l'ho più usata le cose sono andate molto meglio). In effetti la cosa del sapone di Marsiglia non la sapeva, grazie per il consiglio! Anche perché, pensa un po', stavo giusto pensando di andare a comprarlo per spazzolare i pannolini quando sono molto sporchi. La tua idea comunque è ottima! Magari d'estate ci provo anch'io...putroppo qui di sole scarseggiamo!

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  5. utilissimo post, grazie!
    ti segnalo anche l'uso dell'acqua ossigenata, non inquina ed è ottima per rimuovere le macchie organiche,
    invece col sapone di marsiglia bisogna far attenzione che sia davvero naturale e vegetale, altrimenti può essere anche peggio..

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    1. Grazie per il consiglio! C'è da dire che pare sia utile anche il precarbonato di sodio... appena ho tempo ci do dentro a togliere le macchie (che purtroppo sono inevitabili a spesso sembrano indelebili)...

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  6. Io per le macchie non mi sono mai preoccupata, in fondo poi la volta dopo si tornano a macchiare! Comunque ottima guida e belli i tuoi pannolini fai da te!

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    1. Guarda...hai proprio ragione, ho imparato a fregarmene delle macchie. Appena il sole tornerà, li stenderò fuori e vedremo. Grazie mille per i complimenti!!!!

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  7. Ciao! Sono anche io una mamma super eco di una bimba di 5 mesi, abito a Lugano, articoli super interessanti! Grazie! Da quello che ho intuito sei del ticino? Mi farebbe piacere contattarci, ti lasciò la mia mail mondodicoccoleonline@gmail.com , 4 chiacchiere fra mamme ecologiche:)!

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    1. Cioè...meglio tardi che mai. IO SONO UN DISASTRO!
      E' che non mi accorgo dei commenti che mi arrivano. Adesso smetto. Comunque...spero che non ti sia offesa! Ti scrivo, eh!

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  8. Ciao Patrizia! articolo carinissimo!!! ma il primo video non riesco a vederlo :( mi dice privato..come faccio??? Grazie Marialuisa

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    1. Cara! Purtroppo il video non esiste più su youtube. Accidenti, era veramente semplice! Comunque ce ne sono altri validi...prova ad andare su youtube e scrivi nella ricerca "how to sew a baby diaper". I primi che escono sono tutti abbastanza buoni. Spero di esserti stata utile!

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  9. Voglio ammettere che da quando ho scoperto il tuo blog, ci sto tornando piuttosto spesso, nella speranza di trovare un nuovo post! Ti ho trovata mentre ero alla ricerca dei pannolini lavabili, e tra le tantissime testimonianze sulla rete, alla tua mi sono detta "questa tipa sembra simile a me, allora forse è Davvero fattibile...". Non so tu ma io mentre leggevo i resoconti di altre persone ho spesso avuto l'impressione che erano donne maghe della casa ed entusiaste del bucato e rilassate all'idea di aggiungere bucati settimanali alla propria lista di cose -da fare-. La cosa mi scoraggiava... Che poi forse lo sei anche tu, ma almeno non te ne vanti
    Oltretuttto ho anche capito da diversi post che hai vissuto o vivi in Ticino, altra rarità per questo ho deciso di lasciarti un commento e un complimento: mi sei simpatica.
    Ora io, che ho ancora un paio di mesi di fronte a me per prepararmi (psicologicamente e praticamente) sono al punto di dover soltanto decidere quali prendere e probabilmente adotterò un sistema misto simile al tuo. Conosci già Vitalitybaby.ch ? È di una tipa di locarno e a quanto pare fa ordini di gruppo, lo trovo mica male! E proverò anche a cucirli. Voilà, grazie dell'ispirazione positiva quindi! Go Eco Diaper! Ciaociao

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    1. Oh cara! Sei stata davvero carinissima a scrivermi! E io una scellerata a vedere solo ora il tuo commento. Accidenti! Che cavolo, son proprio una distratta (e ultimamente latito mica male da internet). Comunque ebbene sono Ticinese ma vivo a Berna da diversi anni (con taaaaanta nostalgia del Ticino!). Tu di dove sei?? Conosco Vitality Baby tra l'altro sono anche iscritta ad un gruppo di facebook dove ci si scambiano consigli e altro, per mamme della svizzera italiana (Attachement parenting Svizzera italiana). Se ti va scrivimi! mammalarosi@gmail.com. Un bacio grande!

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