venerdì 16 novembre 2012

Momò


Cambiare casa porta un grande bagaglio di cose nuove, porta con sé la consapevolezza di un nuovo inizio, nuovi ricordi tutti da costruire. Si sa, i ricordi si legano spesso ai luoghi.
Lasciare una casa dove si ha vissuto per anni, in maniera anche intensa, porta con sé la voglia di fare il bilancio di quei ricordi. E se c'è una cosa della vecchia casa che voglio ricordare, questa si chiama Momò.
Momò è il nome di un gatto, del nostro gatto.
Il giorno in cui abbiamo traslocato nella vecchia casa ci siamo detti: qui manca un gatto.
E mi ricordo benissimo quando andammo a prendere Momò. La mamma del nostro micio aveva scelto di farlo nascere in una casa-cascina a Mendrisio, abitata da una signora anziana tipo gattara dei Simpson (e di conseguenza da un numero innumerevole di gatti), da suo marito e dal loro cane un po' pulcione. La casa era una di quelle tipiche ticinesi, rurali e incasinate, in una Mendrisio lontana lontana dall'autostrada, dal casinò e dai centri commerciali. Una cascina di una Mendrisio che ormai non esiste quasi più. Va da sé che Momò non poteva che chiamarsi Momò (giusto per intenderci, in Ticino "Momò" significa "di Mendrisio").
Mi ricordo che quando entrammo nella cascina ci venne offerto un bicchierino di grappa e ci venne presentato il micio in questione (la micia, a detta loro).
Quando lo portammo via la signora un po' gattara piangeva, nonostante i suoi cento gatti.
Così nelle nostre vite entrò Momò, che oltre ad essere un gatto era anche un pezzettino di quel Ticino rurale che mi sta tanto a cuore e che ormai sta scomparendo.
All'inizio, mi ricordo, era un po' come avere un bimbo per casa: pasticcione, adorabile e rumoroso. Poi è cresciuto, tra il giardino, il nostro piccolo balcone, il divano, la sua cuccia, le scale e il nostro letto. E' diventato un supergatto e non lo dico perché stiamo parlando del mio gatto, lo dico perché è così. Di gatti, credetemi, ne ho avuti tanti ma nessuno era come lui. Lui era in perfetta sintonia con noi, era una parte della nostra piccola famiglia: io, il mio compagno e Momò.
Momò usciva di casa la mattina, tornava per la pausa pranzo, si faceva un giretto di pomeriggio per  correrci incontro quando tornavamo dal lavoro. Ed è bello avere qualcuno lì ad aspettare con gioia il tuo ritorno. Quando andavamo a passeggio per il quartiere, Momò veniva con noi. Se stavamo via più di un giorno, e lasciavamo le chiavi alla vicina, Momò ci aspettava imperterrito davanti a casa e non mangiava. Quando ci svegliavamo la mattina ci salutava strusciandosi sui piedi, quando andavamo a dormire la sera si accoccolava tranquillo nel nostro letto. Insomma in poche parole Momò era speciale.
Quando sono rimasta incinta abbiamo fantasticato molte volte su come sarebbe avvenuto "l'incontro", su come Momò avrebbe fatto la conoscenza del bebé e su come sarebbero cambiati gli equilibri della nostra piccola famiglia. Avevamo già preparato il piano: appena tornati a casa dall'ospedale avremmo lasciato che Momò odorasse per bene il nuovo arrivato così da capire che "quel cosino" era un parte di noi e che quindi non c'era niente da temere.
La mattina del parto la ricordo ancora benissimo: ero in giro per casa all'alba con lui che mi seguiva imperterrito, saltellando tra i miei polpacci. Ricordo che uscì di casa molto presto e che il mio compagno mi disse "perché l'hai fatto uscire, lo volevo salutare" e ricordo anche che per un momento parlammo ancora dell'incontro.
E' inutile dire che i due non si sono mai incontrati. Il mio bebé è nato la mattina, Momò è morto la sera dello stesso giorno. E' stato investito in una strada vicino casa, una strada trafficata dove non andava mai.
Ricordo che non fu propriamente una cosa triste, fu più che altro una cosa strana, ne ebbi una sensazione difficile da spiegare. Ci sono coincidenze alle quali è difficile credere.
Paul Klee diceva che i gatti sono piccoli esseri spirituali che si aggirano per le nostre case. Diceva anche che il suo gatto era l'angelo che avrebbe accompagnato la sua anima in quel misterioso posto che sta al di là della vita; un angelo - gatto atterrato in casa sua, una sorta di angelo della morte buono.
Così mi sono ritrovata a pensare che se esistono angeli della morte esistono anche angeli della vita, creature spirituali incaricate di portare le anime dall'aldilà "all'aldiquà".
Momò forse era una di quelle creature. Quella sera ha atteso che il mio compagno rientrasse a casa dall'ospedale, si è assicurato che il bebito fosse al sicuro tra le braccia della sua mamma e poi è uscito di scena.
E chissà, forse adesso è da qualche parte che ci osserva. O forse la sua anima se n'è andata in un altro gatto, incaricato di portare la vita in un'altra casa.

4 commenti:

  1. Adesso ho 5 gatti, 3 miei e 2 dei vicini che da qualche giorno si sono trasferiti qua. Che belli i gatti, specie poi quando hai tutta la dinastia in famiglia e riconosci nei figli e nipoti le abitudini di madre e nonna (i maschi vanno via, il tuo momo era castrato? Perché i gatti maschi qua in campagna appena sentono l'odore di una gatta che non sia la sorella scappano, mi rimangono le femmine).

    La mia gatta Toquinha anche lei investita dopo 8 anni di vita insieme a Raul aveva capito che ero incinta ancora prima di fare il test: oh Toquinha! Ed era sul bordo della vasca da bagno mentre partorivo. Mila, la mia gatta, uccisa da un cane, mi ha lasciato due gatte bellizzzime, mi piacerebbe farne dormire una con me, ma il letto è già affollato e poi gli altri gatti che direbbero?
    :-)

    RispondiElimina
  2. I gatti sono animali magici e il mio sogno sarebbe averne taaantissimi (e avere naturalmente anche una casa in campagna, un po' come hai tu...). Il nostro Momò era castrato ed era un tipico gatto di casa, non si avventurava mai in posti troppo lontani (e anche lui aveva una passione per il bordo della vasca).
    Tra l'altro...non sarebbe male, un giorno, venire a fare wwoofer da te! Prima che nascesse il bebito siamo andati a wooferare in un'alpe in montagna...(tante capre, ma nessun gatto).

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...