venerdì 7 marzo 2014

Un po' porno

Di questi tempi mi sento un po’ strana. Diversa, direi. O forse più che diversa, uguale. Uguale a prima. A prima del bebito, s’intende.

E’ come se le montagne russe stiano piano, piano per finire. No, non attorno a me; conciliare casa-lavoro-bambino è sempre un bel casino, credetemi. Sta succedendo dentro di me. Nel senso che sento che sto tornando a essere quella di prima. Capirai che roba! Direte voi. E invece credetemi, è tanta roba. Perché quando si ha un bambino c’è qualcosa che s’innesca in noi e che ci fa irrimediabilmente sentire diverse. Una sorta si tsunami psichico, morale, ormonale. E poi ad un certo punto passa e si ritorna ad essere un po’ come prima. Solo un po’ diverse e con un bambino.
Per farvi un concreto esempio, dovete sapere che io sono stata una grande collezionista di figuracce, di “figür da merda” come si dice dalle mie parti. Non so perché io abbia questa capacità innata di accumulare gaffe, di combinare pasticci e di farmi riconoscere ovunque io vada. Boh! Sono fatta un po’ così. 

La maternità, però, pare avesse contributo un bel po’ ad affievolire questa mia inclinazione. Forse rendendomi improvvisamente più riflessiva, attenta, metodica, responsabile, ordinata. Più mamma, insomma. E quindi meno pasticciona e incline a fare barbine figure. 
Questo fino ad oggi. E questo dimostra che il periodo “mamma metodica e responsabile” sta ormai giungendo al termine, per far largo alla vera me: “Rosi pasticciona e casinara. Che è anche mamma”.

Detto questo, il resto di questo post è vietato ai minori di 18 anni. Se ce ne fossero all’ascolto, ovviamente.

Giusto qualche settimana fa, stavo guardando un documentario sul divano: copertina, tisana e computer. C’è da dire che io adoro i documentari. Ma questo non c’entra. Il documentario in questione parlava di donne e sesso e di come i costumi sessuali delle donne moderne siano “aperti” e molto diversi rispetto ad un tempo. Per farla semplice il documentario trattava di quarantenni arrapate che non disdegnano vibratori, gigolò, visite ai sex shop e film porno. Ora, non pensate che io sia una pervertita! Eh! Mi stavo solo documentando! E devo anche dire che dopo la visione, sono partita con le mie considerazioni, innescando una discussione con il mio compagno. Perché certe robe mi fanno un po’ arrabbiare. Ora, non sono pervertita, ma nemmeno bigotta, eh! Però, non lo so, mi sembra che a volte si tenda a mostrare una visione così distorta della sessualità femminile, cercando di parificarla a tutti costi ai cliché di quella maschile, mettendo in scena cose tipo: “sì, siamo donne cool: andiamo a zoccole, ci piace il night e guardiamo i porno”. Che voglio dire, che palle! Senza contare poi che a volte la vita e l’amore vanno avanti anche senza sesso. Ci sono moltissime persone che hanno momentaneamente interrotto la loro attività sessuale (vedi alla voce “famiglia postparto”), per tutta una serie di ragioni, e magari hanno paura di parlarne. Perché sembra che, in questo mondo, se non sei pervert sei out. E mi viene in mente una citazione da un altro documentario che vidi molto tempo fa “Vogliamo anche le rose”, un film che parlava della storia del femminismo. E c’era una ragazza che disse una cosa che mi colpì molto, una cosa tipo “ormai sembra che se non apri le gambe, non sei una brava compagna”. Insomma per non fare la figura delle frigida e per fare la donna emancipata le devi dar via, anche se magari non c’hai voglia. E siccome adesso la possiamo (e dobbiamo?) dar via easy allora diamoci dentro con la prostituzione maschile e i club privé. Ecco, queste erano le mie considerazioni. Un po’ esagerate, per carità. Ma sono fatta un po’ così. Sta di fatto che nel documentario sulle quarantenni arrapate si parlava anche della prima casa di produzione di porno per donne. In pratica film pornografici pensati espressamente per un pubblico femminile.
E siccome sono curiosa come una scimmia mi sono chiesta “e che succederà mai in questi film porno, per donne?” (che poi voglio dire…che vuoi che succeda! Alla fine tutti si sposano, no? (cit.)

Per farla breve…. mi sono messa a scaricare uno di questi film. Su, dai non fate quelle facce, l’avevo detto che non sono mica bigotta. E poi la mia era una pura e semplice indagine sociologica. E per questo che amo i documentari! Credetemi!
Sta di fatto che mentre sto scaricando il porno, urto accidentalmente la tazza con la tisana (e ve lo ricordate, in questo post dicevo che la tisana è il massimo della sessualità postparto. Niente accade per caso!). La verbena va a finire sulla tastiera del portatile. E qui ritorniamo alla mia innata capacità di creare pasticci: Il computer si scassa, proprio mentre sto scaricando un film porno e ho internet aperto su un sito porno (per donne, eh!). Che bello.
Asciugo il danno con il phon, rifletto molto a lungo sul da farsi e poi porto il portatile in riparazione (di nuovo, tra l’altro).

Ed è così che dopo circa due settimane mi chiamano dal negozio per dirmi che un pezzo del mio computer è stato sostituito e ora tutto funziona a meraviglia. Vado in negozio con bebito al seguito. Il commesso mi guarda un po’ strano. Io francamente sono talmente presa dal fatto che ho versato la tisana sul computer, e che il mio computer è salvo, che quasi mi son dimenticata del porno. Quasi.
Chiedo al commesso “ma i miei dati ci sono ancora” e lui “certo, tutto è come prima” (sorrisino). Ah bene. “Figür da merda”, appunto.

Vado a casa e accendo il computer. Tutto sembra normale. Niente di vietato ai minori, per il momento. Forse nessuno se n’è accorto e il tipo mi faceva i sorrisini perché son simpatica. Apro Firefox, per navigare in internet, e…orrore! Tutto è rimasto esattamente come prima. Anche i mille pop-up che si erano aperti. E che ve li lascio solo immaginare. Vagine a go go. Ma non erano porno per donne? E che cazz!

Morale della favola:

1-     Quando vi parlavo della “maternità che mi ha resa più riflessiva, metodica eccetera” e che adesso sto cambiando…bé ne ho la conferma. La Rosi, tutta maternage, pannolini lavabili, e tetta (per allattare, eh!), mai si sarebbe messa a scaricare un porno (anche se per pura indagine sociologica, che avete capito!)

2-     Sono tornata la gaffeuse maldestra di un tempo. E io che speravo di essere cambiata definitivamente.

3-     Ci sono momenti in cui sono felicissima di vivere al nord delle Alpi. Il commesso si è limitato ai sorrisini. Non oso immaginare la stessa scena in terre latine. Con bambino al seguito, poi. 

4-     Sono diventata effettivamente più conservatrice. Lo ammetto. Ma questo non c’entra con la maternità. E’ che sto invecchiando.

E ora lo so che vi state chiedendo se il porno per donne l’ho visto o no. Ovvio che l’ho visto. Ma non vi dico cosa c’è. Se volete lo potete scaricare. E potete anche farne una visione collettiva, visto che domani è l’otto marzo.  Film porno e rutto libero. Occhio alla tisana, però.


P.s. per chi volesse guardare il documentario ecco qui il link: http://la1.rsi.ch/falo/index.cfm?sezid=3707 (Il titolo del documentario è "Senza tabu" purtroppo non riesco a mettere il link diretto!)

5 commenti:

  1. Interessante post anche perché ci parla del nuovo femminismo "fili veline", quello citato appunto nel film di Alina Marazzi. Sul porno al femminile bisogna dire che uno dei maggiori promotori è quel furfante di Lars Von Trier, che produsse "All about Anna" e altri film a luci rosse-rosa. Passerò per bigotto, ma io vedo molto rivoluzionaria la castità urlata in piazza al giorno d'oggi. Poi ognuno faccia come meglio crede, da un menage a tre con un trans, alla verginità mantenuta fino al matrimonio in chiesa.

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  2. ti a-d-o-r-o. causa marmocchio pc ( e tuo blog) non li vedo quasi mai. ma quando ti ritovo mi sembri mia sorella separata alla nascita. mi ritrovo sempre in tutti i tuoi post!!!!!!!! sil

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    1. Sono una scellerata. Rispondo con mesi e mesi e ancora mesi di vergognoso ritardo. Adesso mi ripiglio! Comunque, grazie per il commento!!! Mi fa davvero piacere!! Un abbraccio!

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  3. Ehi ciao!! Sai che non avevo letto questo tuo ultimo post?? E visto che mi chiedevo che fine avevi fatto, sono passata e me lo sono letta.
    Comunque sono passata per un salutino, tutto ok??

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    1. Cara! Sono talmente assente che tra un po' mi mandano l'interpol per cercarmi...guarda tra poco scrivo un altro post, dove spiegherò in qualche modo la mia "assenza". Per il resto, sì...tutto bene! I tuoi post li leggo! Ti mando un bacio grande a te e ai pupi!

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